Geno Hastor Venti, 11 anni mostrati con timido orgoglio, aveva pensieri ricci come i suoi capelli neri e un destino che lo aspettava nascosto in quel dolore lontano. Misteri e sospetti sull'improvvisa scomparsa dei suoi genitori gli divoravano la mente. Incomprensioni solitudini finivano sempre per portarlo dentro quel vuoto che giorno dopo giorno diventava una voragine.