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Dino Buzzati : Il deserto dei tartari
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Author: Dino Buzzati
Title: Il deserto dei tartari
Moochable copies: No copies available
Topics:
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Binding: Copertina rigida
Pages: 193
Date: 2002-1
ISBN: BM1264180067478880596
Publisher: Repubblica su licenza Mondadori
Previous givers: 3 miss_bookworm (Italy), Anna_lix (Italy), lucilla67 (Italy)
Previous moochers: 3 Paola (Italia), Jessica (Italia), Giulia Bechelli (Italy)
Wishlists:
1Chiara (Italia).
Description: Pubblicato nel 1940, Il deserto dei Tartari fu il romanzo che segnò la consacrazione di Dino Buzzati tra i grandi scrittori del Novecento italiano.
Lo scrittore bellunese in un’intervista affermò che lo spunto per il romanzo, era nato “dalla monotona routine redazionale notturna che facevo a quei tempi. Molto spesso avevo l’idea che quel tran tran dovesse andare avanti senza termine e che mi avrebbe consumato così inutilmente la vita. È un sentimento comune, io penso, alla maggioranza degli uomini, soprattutto se incasellati nell’esistenza ad orario delle città. La trasposizione di questa idea in un mondo militare fantastico è stata per me quasi istintiva”.

Il romanzo segue tutta la vita di Giovanni Drogo, dal momento in cui questo, ventunenne pieno di ambizioni, arriva alla Fortezza Bastiani, sua prima destinazione dopo la recente nomina a tenente.
La Fortezza, ultimo avamposto ai confini settentrionali del regno, domina la desolata pianura chiamata “deserto dei Tartari”, un tempo teatro di rovinose incursioni da parte dei nemici. Tuttavia, da molti anni nessun attacco è più giunto da quel fronte, e la Fortezza, svuotata ormai della sua importanza strategica, è rimasta solo una costruzione arroccata su una solitaria montagna, di cui molti ignorano finanche l’esistenza.
Dimenticata da tutti, essa continua tuttavia a vivere secondo le norme ferree che regolano gli organismi militari, ed esercita sui suoi abitanti una sorta di malia che impedisce loro di lasciarla. I militari che la abitano sono, infatti, animati e sorretti da un’unica, inconfessata speranza: vedere apparire all’orizzonte, contro le aspettative di tutti, i nemici. Fronteggiarli, combatterli, diventare eroi: sarebbe l’unica via per restituire alla fortezza la sua importanza, per dimostrare il proprio valore e, in ultima analisi, per dare un senso agli anni spesi in quel luogo.
Anche Drogo, che pure si proponeva di rimanere alla Fortezza per pochi mesi, ne rimarrà affascinato, dalle rassicuranti e pigre abitudini che vi scandiscono il tempo, dalla speranza di una futura gloria che lo porterà ad investire i suoi vent’anni, e poi la sua intera vita, in una speranzosa, e infine rassegnata, attesa.
Soprattutto, domina la certezza di non poter più tornare indietro. Sin dalla sua prima licenza, dopo quattro anni di permanenza, Drogo sentirà un senso di estraneità e smarrimento nel ritornare al suo vecchio mondo, ad una casa che non può più dire sua, ad affetti a cui scopre di non saper più parlare.
Nell'attesa della "grande occasione" si consuma la vita di Drogo e dei suoi compagni; su di loro trascorrono, inavvertiti, i mesi, poi gli anni. Drogo vedrà alcuni dei suoi compagni morire, altri lasciare la fortezza ancora giovani o ormai vecchi. Fino alla beffa finale: proprio nei giorni in cui i nemici, finalmente, avanzano verso il confine, Drogo dovrà lasciare la Fortezza, minato da una malattia che non gli consente di proseguire oltre la vita militare. La morte lo coglierà solo, in un’anonima stanza di una locanda di città, ma non in preda alla rabbia e alla delusione.
Drogo, infatti, crederà di riconoscere, nei suoi ultimi istanti di vita, la sua personale missione, l’occasione per provare il suo valore che aveva atteso per tutta la vita: affrontare la Morte con dignità, "mangiato dal male, esiliato tra ignota gente". Drogo non ha quindi centrato l'obbiettivo della sua esistenza ma ha sconfitto il nemico più grande: la morte.
URL: http://bookmooch.com/BM1264180067478880596

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